...allora sono tornato, le foto le ho fatte.
Ne ho scattate tante come al solito, circa 250 di cui me ne rimangono a stento 2 carine, 20 decenti e 30 guardabili: il resto è spazzatura.
Allora, se con le foto non sono riuscito a documentare tutto, ci provo con le parole.
Mi ricordo che non sono riuscito ad ubriacarmi eppure ho bevuto litri di vino e pinte di birra.
Mi ricordo che ho mangiato tanto e bene, mi ricordo la carne sulla brace e le fiamme, sotto, che non sarebbero dovute esserci.
Mi ricordo la consistenza ed il sapore dei torcinelli che non avevo mai assaggiato prima.
Mi ricordo che stavo scattando foto a raffica sotto il palco a Daniele Sepe quando un ragazzo mi toglie la macchina fotografica dalla faccia e mi offre una birra.
Mi ricordo di essere stato trascinato via perchè dovevano per forza offrirmi un'altra birra e poi un lemon-cocco-gin, che aveva un sapore sfizioso ma il gin proprio non lo sopporto.
Mi ricordo queste cose come se fosse ieri e mi ricordo anche che in effetti era ieri e mi chiedo il perchè stia raccontando di questo fine settimana come se fosse trascorso un anno.
Mi rispondo che è più facile raccontare le cose per piccole frasi ma non mi prendo molto sul serio.
Ho conosciuto un mare di gente questo fine settimana, famiglie di emigranti tornati in patria dopo un decennio e tutti i personaggi che ti aspetti che ci siano in un paesello, il cast era al completo.
Ho visto due ragazzini entrare nel bar alle 5 del pomeriggio, ordinare due mezzi amari e scolarseli in un sorso solo e ho pensato che in città questo non succede.
Ho macinato chilometri tra boschi e praterie respirando aria pulita e merda di vacca e ho sentito il silenzio e visto le stelle, insomma tutto quello che sai di trovare in campagna.
Sai che questa vita è sempre lì che ti aspetta per un finesettimana o due, che quando vuoi ti bastano pochi chilometri per trovare un ritmo di vita più lento.
Nessun commento:
Posta un commento