lunedì 24 marzo 2008

Applausi, applausi, applausi.

Niente Di Personale è una trasmissione di LA7. Stasera racconta la mafia attraverso le storie delle vittime, raccontate dai familiari.
Vorrei provare a scrivere delle impressioni a caldo su quello che sto guardando adesso. Si parla di mafia, ma sopratutto del legame che ha la mafia con la vita di tutti i giorni. Perchè a raccontarla questa mafia sono le persone comuni, quelle che non hanno studiato le statistiche e i numeri della mafia ma hanno vissuto sulla propria pelle la sua crudeltà.

Tante volte viene menzionata l'associazione Libera, qualcosa esiste. Don Luigi Ciotti è un prete, presidente dell'associazione. Non è la prima volta che ne sento parlare e vorrei che se ne parlasse più spesso. Libera è un'associazione che aiuta le vittime della mafia e che la mafia la combatte, che partecipa ai bandi pubblici per il riutilizzo dei beni confiscati alla mafia per creare cooperative, posti di lavoro, speranza di legalità.

Il presentatore Antonello Piroso, è serio e non si permette commenti, le storie sono tante e tutte tragiche e fa male ascoltarle, fa ancora più male sentire una dopo l'altra con soli pochi spazi pubblicitari a fare da pausa.

Non riesco a raccontare quello che provo ma sento la necessità di raccontarlo perchè alla base di questa trasmissione c'è proprio il racconto, il non dover restare in silenzio.
Io lo so che significa sapere e non parlare, conoscere i fatti e non denunciare perchè i fatti sono sempre stati così e non ti sembrano poter cambiare. E' brutto rendersi conto che in parte l'omertà ti appartiene, anche se solo in piccolissima parte.
Manca la denuncia, manca la percezione che le cose non devono essere così e vanno cambiate. Manca l'idea che lo stato possa proteggerti, possa intervenire per cambiare le cose. Libera organizza, non so come definirli, corsi, dibattiti, nelle scuole. E' necessario creare coscienza critica, tutto parte dall'educazione e dall'esempio.

Una intera trasmissione senza applausi. Ma io alla fine non posso non applaudire e se potessi applaudirei per tanti minuti, se non fosse che sto qui in casa da solo e mi sentirei stupido. Applaudo così, raccontando su questo blog quello che ho visto, una trasmissione per cui varrebbe la pena pagare il canone, peccato che era su LA7 e non sulla RAI.

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