venerdì 11 novembre 2005

fiat stilo

Chi lo ha detto che la Fiat Stilo non permette una guida sportiva? Rimanendo sui 3500 giri lo sballottolamento è assicurato. C'è il concerto di Nils Petter Molaer stanno per entrare nella sala, mi hanno appena chiamato. "Stai parcheggiando?", "appena trovo le chiavi della macchina scendo!"
Il bello della guida sportiva a Roma è che è utilissima per arrivare in fretta al prossimo semaforo rosso. E' tutto un inchiodare. Alla fine mi tranquillizzo, tanto mancano ancora 3 minuti...
Scopriamo che i biglietti sono finiti e a noi ne serve un altro. In qualche modo faremo...

Il posto è veramente carino, una villa antica espropriata alla Banda della Magliana, ristrutturata per essere un centro culturale dedicato al jazz, l'hanno anche chiamata la casa del jazz.
In realtà la sala è vuota, semplicemente hanno riservato un fottio di biglietti per gli studenti di non so quale scuola di musica e li mettono a disposizione solo a 10 minuti dall'inizio del concerto. Quindi tu chiamavi e scoprivi che non c'era posto e invece... Entriamo tutti.

Concerto in due atti.
Primo atto: Pianista norvegese, Ketil Bjørnstad, dal faccione simpatico e la carnagione e i capelli bianchi che non mi conquista dal punto di vista musicale.
Secondo atto: Nils Petter Molvaer band. Il suono è inconfondibile e anche i pezzi. Si, certo, hanno detto suonava i pezzi dell'album nuovo ma poi?
All'inizio credevo che avesse fatto un accenno di un pezzo di un album precedente, poi la conferma che non avrei avuto molte sorprese. Con questo non dico che il concerto non mi sia piaciuto, se non fossi stato costretto sulla poltroncina d'ascolto intellettuale, avrei ballato come solo io non so fare!

Nota caratteristica della serata: prima di entrare in sala una ragazza carina che non riconosco subito mi saluta, io esordisco con un "e tu che ci fai qui?" da copione, lei mi spiazza sottolineando la stupidità della mia domanda: "sono qui per servirti!" E' la cameriera che lavora nel ristorante dove vado a mangiare tutti i giorni, una tipa molto simpatica. A fine serata mi saluta e fa: "ci vediamo domani." Piano con le speculazioni, era accompagnata dal ragazzo. Intanto oggi a pranzo abbiamo scambiato un paio di battute sul concerto: "bello il concerto, peccato che è durato troppo poco.", "carino il posto ma un po' troppo istituzionale" e cose così.

1 commento:

Freeariello ha detto...

Non mi trovo mai a Roma il giorno giusto.
(Ripensandoci non è proprio vero, però potrei fare di meglio!)