domenica 29 giugno 2008

i luoghi comuni che sono realtà

Come è chiaro a tutti, la destra a vinto. All'Italia serviva un cambiamento, l'Italia ha pensato che tornare indietro era meglio. Affidarsi all'odio era più importante che affidarsi all'amore. Diffidando degli altri ha scelto di affidarsi a se stessa credendo di poter preservare quel poco che aveva. Se è poco e posso permettermi solo un SUV e non due, meglio impedire che questa ricchezza possa essere divisa tra tante persone... e poichè non posso prendermela con il vicino italiano che pure mi sta sul cazzo me la prendo con gli immigrati che tanto sono tutti ladri e puzzano e poi lasciano le lattine di birra nella piazzetta dove gioca mio figlio... sono delle bestie.

Allora succede che questa scelta si ripercuote su di loro, sulle persone che stanno peggio. Che è già difficile lasciare il proprio paese e ricominciare da capo, da zero. Che la famiglia è numerosa (dalle parti nostre si fà così) e non so più che lavoro invertarmi prima di poter mettere su un po' di soldi per aprire un'attività, perchè tanto non posso fare l'impiegato con il colore della pelle che ho.


ROMA
C’è pure la televisione, per raccontare come la gioventù romana si diverte a Trastevere il venerdì sera. L’ora dell’aperitivo. Le vie attorno a piazza Trilussa gremite di persone. Cinque o sei bancarelle di venditori ambulanti. Un ragazzo ha appena regalato un paio di orecchini alla sua fidanzata. Le sirene della polizia colgono tutti di sorpresa. Non è un semplice controllo: tre macchine e una camionetta vuota che ha tutta l’impressione di dover essere riempita. È la prima operazione contro i venditori ambulanti dopo l’entrata in vigore del decreto sicurezza, che amplia i poteri per i sindaci in materia di ordine pubblico. Mi fermo ad osservare, come molti altri. Non è curiosità, la mia. È un istinto di controllo. (segue...)

1 commento:

pigliapost ha detto...

:(