Pranzo di lavoro, il vino a tavola. Potevo lasciare il fondo della bottiglia?
Dopo aver bivaccato come si deve ci siamo ricordati che ci eravamo riuniti per decidere del nostro futuro. In fretta e furia siamo arrivati alla conclusione che il gruppo di lavoro vuole rimanere unito e che la forma contrattuale sarà decisa al più presto perchè altrimenti qui ci separano e scompariamo nel marasma della società.
Già l'impressione è quella di finire rinchiusi in un sottoscala con le zoccole che ci corrono tra i piedi...
Tornato in ufficio con la testa confusa dal vino e dalla chiacchierata che non ha portanto a niente, sorge il problema casa. I personaggi sono i soliti ignoti: 'o maestro, 'o chiù bell' ed io. La casa non è lontano da dove abito adesso, ma in questo caso saremo solo noi tre. Solo? La nostra offerta parte da 1100 euro per una casa bella grande e con due terrazzini molto ampi... certo, uno dà sulla Tuscolana che non è una bella vista, ma almeno c'è modo di rinfrescarsi all'aperto ed è abbastanza riparato, siamo disposti a rilanciare fino a 1200.
La casa è spaziosa ad eccezione della cucina che è un po' sacrificata, ma ci adatteremo. C'è un po' di lotta per scegliere ognuno la propria stanza, ma ci metteremo d'accordo... forse, troppi ma.
Appuntamento alle 19:30 con il tipo Tecnocasa.
Un antico detto napoletano dà il titolo a questo blog e ne segna il percorso...
Non ci resta che fravecare e sfravecare.
mercoledì 11 maggio 2005
vino? si, grazie.
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4 commenti:
-Voce fuori campo-
"Riusciranno i nostri eroi a trovare un nuovo rifugio!?"
La verità presto (si spera) su questi monitor...
A stanza chiù bella adda ì au chiù bell!
Per la stanza sarà una scelta difficile, io proporrò la tecnica antichissima del 'o paro-e-sparo.
si prevedono mazzate 'a cecata!
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