venerdì 23 giugno 2006

la camicia

Il matrimonio del mio amico si avvicina, è domani. Assolutamente impreparato alla partenza, che mi aspetta tra un circa un ora, mi ritrovo leggermente brillo in ufficio dopo un lauto pranzo in trattoria.
C'è poco da fare, la vita è più bella dopo una bella mangiata, alla faccia della dieta e della panza.
Per il matrimonio ho dovuto comprarmi un vestito nuovo, in quello vecchio non entravo più. E' stato tristissimo scoprire di quante taglie sono ingrassato. Ma è una tristezza passeggera, soprattutto davanti a un bel piatto di pasta.
Oltre al vestito ho comprato anche una meravigliosa cravatta verde acido con i cerchietti e le righe, roba da ipnotizzatore. Volevo dare un tocco un po' punk all'abbigliamento.
A parte mutande e calzini rimane solo la camicia. Ecco il problema, a furia di rimandare a domani quello che si poteva fare ieri mi sono ritrovato con un bellissima camicia giallo stropicciato. Anche se ultimamente va molto di moda, la camicia stropicciata, non mi piaceva come mi stava, allora ho tolto le ragnatele al ferro da stiro e ci ho provato.
Ci ho provato. Mi sono anche impegnato molto. Ho cambiato tavola, idratato il tessuto con l'acqua, lasciato riscaladare il ferro più a lungo. Stiravo d'avanti e creavo le pieghe di dietro, ricominciavo da dietro e le pieghe venivano sul davanti. Però il colletto mi era venuto bene, per questo ho sofferto quando l'ho portata a stirare in lavanderia...

3 commenti:

Marco ha detto...

omo de panza omo de sostanta se dice dalle mie parti...

Anonimo ha detto...

Sapete cosa disse Cooper? La comparsa dell'amore è sovvertitrice di ogni buon ordinamento...Ed è quello che è successo al nostro caro Fravecator V.

Freeariello ha detto...

Ahahah! :-D
Questo kettengè non mi è nuovo...