domenica 6 luglio 2008

Ci provo con un delirio di parole a scrivere di nuovo su questo blog. Se non mi butto e comincio a scrivere finisco che non scrivo niente. Sono a casa mia, computer davanti a gli occhi con un leggero languorino, giustificato dal fatto che ho mangiato circa 3 ore fa. Che faccio mi rimetto a cucinare? Forse azzanno due taralli.

Arrivati a questo punto sarete rimasti veramente in pochi, poche e selezionatissime persone che si fanno emozionare all'idea di scoprire la fine del tarallo. Vi anticipo la fine: il tarallo lo mangerò ma solo dopo aver finito di scrivere questo post. Mi torturo con la fame e con l'astinenza da minzione. Non mi chiedete perchè, in fondo al vostro cuore sapete che il vero contatto con il proprio corpo lo si percepisce con la sofferenza. Se solo quando ci fà male un muscolo scopriamo quante volte al giorno lo utilizziamo, così tratteniamo la pipì pur di aver un contatto fisico con la nostra vescica. E sentiamo che pulsa dentro di noi qualcosa e ci accorgiamo che siamo più complicati di quanto sembriamo. Troppo facile con la panza, basta un attimo e il tatto ce ne descrive la consistenza e, nel mio caso, l'abbondanza. Quello che non possiamo fare e toccarci la vescica, quindi per darle l'attenzione che merita indugiamo nell'atto di mingere.

La mia vescica è timida, forse si è accorta che parlavo di lei e ha pensato di uscire di scena. Adesso però di che parlo? Parlo di questo blog che una volta aveva tante cose da raccontare e che adesso non rappresenta più uno sfogo per me. Non sono i contenuti che mancano, troppe cose avrei da raccontare. Quello che manca è la voglia di mettere in parole i miei pensieri. L'esercizio di stile. E' questo che per me ha sempre rappresentato questo blog. Divago un attimo. Mi sono accorto che il rumore dei tasti riecheggia fuori alla finestra. Anche gli uccelli sono andati a dormire e a dare fastidio al vicinato siamo solo io con il mio pigiare sui tasti e un cane, che stancamente abbaglia molto raramente. Sono fortunato a vivere in un quartiere silenziosissimo.

Ritorno a me. Quello che vorrei e riabilitare una parte del mio cervello che non sto usando più. Il mio lato creativo, che mi spingeva a raccontare in video e parole le cose, mi sta lentamente abbandonando. Troppo lavoro si potrebbe dire, ma sarebbe riduttivo. Ho sempre lavorato tanto a fasi alterne ma, sempre, riuscivo a trovare il tempo per scrivere, perchè ne avevo bisogno. Adesso? Cosa è cambiato?
Troppe cose sono cambiate al cominciare dal fatto che tanto lungo, un post non l'avevo mai scritto. Sempre perso tempo a ritagliare, eliminare le parole inutili, riassumere.
C'è troppo poco tempo, dobbiamo sintetizzare. Il messaggio deve essere chiaro dalla prima riga per dare la possibilità al lettore di cambiare pagina se l'argomento non è di suo interesse.

Non riesco a concludere, potrei continuare a lungo ma non voglio essere uno strazio ne per i miei vicini ne me voi lettori, sempre che ci siate e che siate arrivati qui. Sarò realista: è per i miei vicini.

Buona notte o buon giorno che sia...

4 commenti:

pigliapost ha detto...

buongiorno.

Almeno per me è un buongiorno!

Freeariello ha detto...

E' vero che prima era diverso, come tante altre cose... magari era la novità del blog che ti spingeva a scrivere di più. Oppure il fatto che i modi e mezzi per comunicare aumentano sempre di più e alla fine non rimane il tempo e la voglia di usarli e leggerli tutti...
Comunque un giro da queste parti lo faccio sempre!

il fravecatore ha detto...

ed io ti ringrazio, ringrazio tutti, perchè senza lettori scrivere non avrebbe senso.

Marco ha detto...

Oddio un diverso lo sei anche ora :P
Ma è proprio questo che ci manca i tuoi sproloqui senza senso :)
Non privarcene!!