lunedì 7 luglio 2008

Siamo più intelligenti dei nostri predecessori?

ovvio che parlo di popolazioni e non di singoli individui, ovvio che mi chiedo se la massa multiforme di informazioni intese come parole, immagini, suoni, permette un maggior sviluppo del nostro cervello, oppure solo maggiori conoscenze.

Il fatto che per arrivare ad una qualsiasi informazione basta andare su google e leggere le due righe di risposta, ci porta ad una maggiore conoscenza? la conoscenza è intelligenza?

Mi preoccupa la mia memoria, dimentico le cose appena dopo averle lette, non riesco a tenere a mente, non ricordarle, semplicemente tenere a mente, anche solo un numero, per pochi secondi.

La nostra mente si sta adagiando all'idea che perdere una informazione è cosa da poco, dal momento che ritrovarla è altrettanto facile. E quindi siamo meno attenti. Quindi la conoscenza gratuita e veloce ci sta portando ad un'attenzione minore? Un attenzione minore è minore intelligenza?

Le persone che un tempo avevano da studiare interi libri e tenerli a mente per poter poi un giorno ritrovare le informazioni (a costo di sfogliare tanto), erano più intelligenti? la conoscenza è intelligenza?

Mi chiedo queste cose perchè il mio cervello sta cambiando il modo di funzionare. Non mi sento più stupido ma meno attento. Non cambia di una virgola la mia capacità di risolvere problemi ma mi preoccupo che quella volta che l'informazione non è su internet io non riesca a trovare un posto, nel mio cervello o altrove, dove conservarla.

E quando non ho internet? non lo so, non è solo quello. E' il problema di non riuscire a raccontare il meraviglioso articolo che hai letto su un giornale la settimana scorsa perchè non ricordi i dettagli e i dettagli sono tutto in una storia... non riesci a ricordare quasi niente, solo il piacere di averlo letto, sai solo che ti è piaciuto un casino e che raccontarlo sarebbe stato pertinente al discorso.

Siamo più intelligenti dei nostri predecessori?

Non lo so, ci devo pensare...

2 commenti:

pigliapost ha detto...

Bella domanda.

Io però è da una vita che cerco di raccontare un fatto senza arrivare fino nel particolare (futile), cercando di sintetizzare.

Però è pure vero che se non sono connesso, non mi sento io, mi pare di essere un altro, ma fortunatamente la sensazione dura poco.

Freeariello ha detto...

Mi ricollego alla risposta al post precedente... il problema secondo me è il sovraccarico di informazioni. Facciamo troppe cose e contemporaneamente. Leggiamo, ascoltiamo, consultiamo, guardiamo, parliamo. E la sempre maggiori velocità e potenza dei mezzi ci consentono di farlo sempre di più. Ma le nostre capacità di assorbimento ed elaborazione di questi stimoli rimangono sempre le stesse (a livello di singolo individuo, poi di generazione in generazione immagino che aumentino). Come dici tu, ci rimangono le sensazioni e non più i dettagli... la tua esperienza è comune a molti. Anche a me. a proposito, che stavo dicendo? :P